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Il Nemico pubblico della genitorialità: la stanchezza.

Aggiornamento: 23 set 2024

Scopri come incide sul legame con tuo figlio preadolescente e come andare ai ripari.

una mamma in burnout per sovraccarico di compiti
mamma stanca e sopraffatta

Hai mai pensato a quale potrebbe essere il nemico numero uno delle relazioni? Sorprendentemente, è la stanchezza.

In questo articolo, esploreremo come la mancanza di energia influisca sul nostro benessere relazionale e come gli adulti e, in particolare, i preadolescenti, possano affrontare questa sfida.

Scopri come preservare il tuo riposo può fare la differenza nel diventare guide autorevoli ed equilibrate.


Stanchezza non fa rima con efficienza.

Quando siamo esauste, perdiamo la capacità di mantenere la concentrazione, facciamo fatica a vedere le cose da diverse prospettive e, soprattutto, troviamo difficile comprendere i bisogni degli altri. Nel contesto delle relazioni, questo può essere un ostacolo significativo.

Gestire il rapporto quando si è stanchi può risultare più semplice grazie alle abilità acquisite nel tempo. Tuttavia, i preadolescenti, ancora in fase di apprendimento, potrebbero trovare più difficile fare questo sforzo.

La chiave per preservare la qualità delle relazioni è salvaguardare il nostro e il loro riposo. Come possiamo farlo? Lasciando andare.

Abbandoniamo il perfezionismo che ci impone di mantenere la casa in ordine in ogni momento. Meglio concedersi una passeggiata nel bosco o improvvisare una cena con gli ingredienti che abbiamo nei cassetti. Abbassiamo l'asticella delle aspettative e concediamoci il meritato riposo.

Il riposo è fondamentale per essere guide autorevoli ed equilibrate nelle relazioni, specialmente quando si tratta di interagire con gli adolescenti.


Il senso di colpa legato al riposo

Anche tu sei tra le persone che si sentono in colpa quando si riposano? purtroppo viviamo in una società delle performance dove il riposo non solo non è contemplato ma è anche sinonimo di lassismo, di debolezza, di vittimismo. Prese quindi dalle mille incombenze e con la paura di deludere le aspettative degli altri, conduciamo una vita frenetica che ci da poco spazio per la riflessione, per la connessione con le nostre emozioni e quindi cosa facciamo per sopravvivere? silnziamo tutto, abbassiamo il volume della vocina che ci dice di fermarci, di riposarci.

Salvo poi ritrovarci a scattare come una molla ai primi maldestri tentativi di autonomia dei nostri ragazzi.

Ci perdiamo non solo l'occasione per sorridere di un loro errore e di vivere con leggerezza (non superficialità) la vita, ma perdiamo anche l'opportunità di essere delle guide presenti e non giudicanti.


Cosa puoi fare?

Invertire la rotta, staccare la spina. Fermarci, rallentare... non serve scappare (anche se a volte ne avremmo proprio bisogno) è sufficiente stare nel qui e ora. e allora inizia da subito, quando lavi i piatti, concentrati sulla temperatura dell'acqua, sulla sensazione delle gocce sulla tua pelle, sullo scroscio, senti come scorre la tua mano sulla superficie della pentola. Lo so, lo sento quello che mi stai per dire.. non ho tempo!


Ma ricorda che una delle cose che ci definisce come genitore è l'uso che facciamo del tempo. Come decidiamo di investirlo?

Il tempo dedicato al riposo è un prezioso alleato che ci aiuterà poi a restare centrate quando ne avremo bisogno.


Fammi sapere come scegli di riposarti questa settimana e che risultati inaspettati noterai.


Un abbraccio ,

Giada

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