Smartphone e preadolescenti:
- Giada Vettorato
- 22 feb
- Tempo di lettura: 5 min
Quando è il momento giusto e come gestire l’uso consapevole.
L’argomento smartphone e preadolescenti è una delle principali preoccupazioni per noi genitori con figli in preadolescenza. Quando è il momento giusto per dare un cellulare a nostrə figliə? Come possiamo proteggerlo dai rischi del web? E come gestire la pressione sociale che ci spinge ad anticipare questa scelta?

Indice dei Contenuti
1. Introduzione: A che età dare il primo smartphone?
Per parlare di questo argomento così polarizzante e delicato ho deciso di invitare nel mio podcast Alice Di Leva, pedagogista e dottoranda in pedagogia a Torino, che ha condiviso con noi alcuni spunti fondamentali per aiutare i genitori a prendere decisioni più consapevoli.
Partiamo dalla domanda più frequente: a che età è giusto dare uno smartphone?
Alice ci tiene a dire che non esiste una risposta univoca, perché ogni famiglia ha esigenze diverse. Tuttavia, Alice ci ricorda che il cervello di un preadolescente è in pieno sviluppo, e l’uso precoce dello smartphone può influenzare il suo comportamento, la sua capacità di concentrazione e il suo benessere mentale. Dobbiamo tenerne conto.
2. L’età consigliata dagli esperti
In Italia, i social network sono vietati per legge (D.L. 10 agosto 2018, n. 101) fino ai 13 anni, ma questo non significa che a 13 anni i ragazzi siano pronti per gestire uno smartphone in autonomia.
Secondo Alice, la soglia più sicura è attorno ai 14 anni, perché a questa età i ragazzi hanno una maggiore capacità di regolazione emotiva e autocontrollo. Tuttavia, è importante fare delle distinzioni: in alcune famiglie, specialmente in caso di genitori separati o necessità specifiche, potrebbe essere utile fornire un cellulare prima di questa età, magari con un accesso limitato a Internet. L'importante è che la scelta si accompagnata da un'adeguata formazione ai ragazzi (e quindi agli adulti prima)
Una metafora utile per comprendere questo concetto è la seguente:
Dare uno smartphone con connessione Internet a un preadolescente è come dare una macchina sportiva a un bambino.
Non lo faremmo mai giusto? perché sappiamo che non avrebbe le competenze per guidarla in sicurezza. Lo stesso vale per il cellulare: prima di affidarlo, dobbiamo educare i ragazzi a usarlo in modo consapevole.
👉 Un consiglio pratico di Alice: evitate di regalare il cellulare alla Prima Comunione o in occasioni simboliche, perché il suo utilizzo non è una questione di “premio”, ma di responsabilità. (questo vale anche per i nonni e i parenti in generale). Inoltre, informati su strumenti di protezione come i parental control e le impostazioni di sicurezza dei dispositivi.
3. Come gestire la pressione sociale?
Purtroppo uno dei motivi principali per cui tanti genitori anticipano l’uso dello smartphone è la pressione sociale. Molti bambini ricevono il cellulare già in terza-quarta elementare, e questo fa sentire i genitori “in difetto” se decidono di aspettare. Questa pressione sociale sta di fatto accelerando i tempi di consegna dei dispositivi, che è una tendenza davvero pericolosa
I genitori devono sapere quali sono i rischi di uno smartphone troppo precoce:
📉 Peggiora il rendimento scolastico: la continua esposizione agli schermi riduce la capacità di concentrazione e studio.
💭 Aumenta il rischio di dipendenza: il circuito dopaminergico del cervello preadolescente è particolarmente sensibile agli stimoli digitali, rendendo più difficile il controllo dell’uso del cellulare e favorendo la dipendenza.
😞 Impatta sulla salute mentale: l’uso intensivo dei social è collegato a un aumento dell’ansia e della depressione nei ragazzi.
4. Cosa possiamo fare come genitori?
Una soluzione efficace è fare squadra con altri genitori. Ricordiamoci: non siamo isole!
Esistono strumenti utili, uno di questi è il Patto Digitale, che aiuta le famiglie a stabilire regole condivise sull’uso della tecnologia.
🔗 Scopri di più e scarica il facsimile del Patto Digitale qui: scarica il contratto
Firmare un patto tra genitori significa stabilire regole comuni per evitare di sentirsi “isolati” e resistere alla pressione sociale. Questo aiuta a proteggere i ragazzi da un accesso precoce e non regolamentato ai dispositivi digitali.
5. L’importanza dell’esempio degli adulti
Un altro punto fondamentale è il nostro comportamento. E' vero, i ragazzi in preadlescenza imparano molto dall'imitazione dei loro pari, ma noi adulti restiamo comunque un punto di riferimento e il nostro comportamento deve essere coerente con quello che chiediamo ai nostri figli.
Ti faccio un esempio pratico… quanto tempo passi davanti allo schermo? Non andare a spanne.. apri il tuo dispositivo e verifica il tempo di utilizzo quotidiano.
Spesso scopriamo che noi stessi facciamo fatica a staccarci dai nostri cellulari e ne facciamo un uso esagerato.
Ecco alcune strategie per dare il buon esempio:
🚫 Crea delle “free screen zone”: momenti in cui i cellulari a casa non possono essere usati da tutti!. i Noi per esempio in casa abbiamo una scatola da scarpe che è stata decorata e che ha una scritta "fai un gesto che conta, per chi conta". Li chiunque entra è invitato a lasciare il suo dispositivi, proprio come gesto per dimostrare quanto a casa nostra le relazioni vengono prima di tutto. Se non vuoi fare la scatola, ad ogni modo ricorda: niente cellulare a tavola, nei momenti di relax o mentre si parla con i figli.
📴 Imposta orari di spegnimento: almeno un’ora senza schermi prima di dormire, per evitare che la luce blu interferisca con la produzione di melatonina (l’ormone del sonno).
📱 Spiegare come usi lo smartphone: se lo utilizzi per lavoro, come faccio io, spiega chiaramente ai tuoi figli cosa stai facendo (mando una mail, rispondo a un messaggio per una collaborazione, pubblico questo post che parla di ..), in modo che capiscano la differenza tra un uso consapevole e un uso passivo.
6. Controllare o fidarsi?
Un altro grande dilemma che ho portato ad Alice e che mi riferiscono i genitori è: devo controllare miə figlə o dare fiducia?
Alice suggerisce di pensare alla gestione dello smartphone come alla patente di guida: prima di essere indipendenti, si ha un foglio rosa e si guida con un adulto accanto. Lo stesso dovrebbe valere per il cellulare. Quindi non è questione di controllo, che come sai ha solo delle controindicazioni, ma di accompagnamento. La differenza può sembrare sottile, invece è abissale.
Innanzitutto inizia ad informarti su cosa utilizzano i tuoi figli, e poi comincia a interessarti:
✔️ Su chi segue sui social e perché?
✔️ Quali contenuti gli/ le piacciono di più?
✔️ Se ha mai visto qualcosa che ti lo ha fatto sentire a disagio?
Infine una strategia utile, per non ritrovarsi nel pieno di crisi familiari, è quella di firmare un contratto di utilizzo dello smartphone, stabilendo regole chiare:
✅ Tempo massimo di utilizzo
✅ Quali social network si possono usare (uno alla volta, con gradualità!)
✅ Regole sulle chat (chi si può contattare e chi no)
✅ Cosa si può pubblicare e condividere online
✅ Applicazione di parental control da installare
E ricorda: dialogo e confronto sono la chiave. Sempre.
Conclusione
L’uso dello smartphone da parte dei preadolescenti è un tema delicato, ma con le giuste strategie possiamo accompagnarli in questo percorso senza ansia e senza cedere alla pressione sociale.
Ecco la checklist che Alice ha preparato per noi:
📌 Aspetta il più possibile prima di dare un cellulare
📌 Fai squadra con altri genitori per stabilire regole comuni
📌 Dai il buon esempio riducendo il tuo tempo sullo schermo
📌 Crea un contratto d’uso per regolare l’accesso al cellulare
📌 Dialoga con tuo figlio sull’uso che fa del telefono
RISORSE UTILI
💡 Vuoi approfondire? Ascolta l'intervista con Alice Di Leva. https://www.adolescenzaconsapevole.it/podcast-adolescenza-consapevole
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Lettura consigliata: Vietato ai minori di 14 anni. Nuova ediz.
di Alberto Pellai (Autore), Barbara Tamborini (Autore)
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